MAGMA TRE Open Call

Con grande piacere comunichiamo la nuova Open Call per il prossimo numero di MAGMA MAGAZINE che avrà come tema “Diminished Reality“, di cui riportiamo a seguire una breve sinossi. Siete tutti invitati a partecipare! Seguite @Magma.Mag su Instagram ed inviateci le proposte dei vostri contributi usando l’hashtag #MAGMATRE e #JOINMAGMA, citando il nostro Account. Deadline 10 Dicembre, hurry Up!

La promessa della Realtà Aumentata (Augmented Reality) consiste nell’arricchire la percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente, che non sarebbero percepibili con i cinque sensi. Di fatto, considerando il parallelo sviluppo delle Realtà Virtuale e dell’ecosistema artificiale offerto dal Metaverso, più che di un “aumento della Realtà”, possiamo affermare di stare assistendo ad una progressiva erosione dell’esperienzialità fisica da parte di quella digitale. Sempre meno appaiono essere i contesti in cui l’essere umano è completamente connesso con l’ambiente fisico e sociale circostante, presente a se stesso nella realtà fattuale del “qui ed ora”, senza che la sua esperienza del reale risulti fatalmente inquinata da commistioni digitali più o meno utili/piacevoli, piuttosto che fuorvianti/alienanti. Il preoccupante diffondersi dei disturbi da deficit dell’attenzione tra gli adolescenti (oggi uno dei più comuni disturbi neurocomportamentali) ne è forse uno degli indici più eloquenti. Negli ultimi anni poi, la vertiginosa evoluzione dell’Intelligenza Artificiale ha contribuito ad abbattere la barriera tra ciò che è percepito come naturalmente generato dalla mente umana e ciò che invece viene creato interamente dagli algoritmi attraverso il calcolo computazionale, rendendone indistinguibili i risultati e contribuendo quindi non solo a sfumare i confini tra realtà e artificialità, ma anche a diminuire in concreto la nostra capacità di discernimento e di valutazione in merito all’esperienza che i nostri sensi hanno del mondo reale e virtuale che ci circonda. Paradossalmente, forse, sarebbe quindi più corretto parlare di Diminished Reality anziché di Augmented Reality.